Der Nasse Fisch

Titolo originale dell opera:

Der nasse Fisch. Primo romanzo di nove che hanno dato vita alla serie TV Babylon Berlin

Genere letterario: Poliziesco

 

Incipit:

“Quando sarebbero tornati? Tese le sue orecchie. Nell’oscurità ogni minimo suono diventava un fracasso, ogni sussurro un urlo, per lui persino il silenzio era assordante. Un rimbombo continuo. Stava quasi impazzendo dal dolore. Doveva ignorare il rumore delle gocce, per quanto forte. Gocce che cadevano su un terreno umido, duro. A gocciolare sul cemento era il suo sangue.”

 

La storia e l idea narrativa:

La storia si svolge nel 1929, a Berlino, durante quella che viene chiamata la Repubblica di Weimar .

La Germania è in piena crisi politica e sociale, messa in ginocchio dalle riparazioni di guerra.

Sullo sfondo del romanzo si incrociano le insurrezioni politiche dei “comunisti” e i deliri di rinascita dell’egemonia teutonica che poi portano il Paese al nazismo.

L’ ambientazione storica è straordinaria, davvero.

Lo scrittore descrive le scene localizzandole nelle strade, nelle piazze, nei negozi, nei locali notturni della città. Tanto che ti viene voglia di visitare Berlino con in mano una mappa e il romanzo per perdersi  come  fa Rath, appena arrivato nella capitale.

Mi sono ritrovata  persino a rileggere le pagine di storia che documentano quel periodo. Ritengo sia questa l’idea da cui Kutscher è partito: narrare una storia poliziesca, e molto di più, in un periodo storico particolare, carico di ombre, di transizione,  di presagi, di rabbia.

Nel libro si raccontano crimini che effettivamente potevano avvenire in quegli anni, tra i più bui che l’umanità abbia mai vissuto: l’incubazione del nazismo.

Gereon Rath, il protagonista è un giovane detective di bella presenza, di grande intuito, a cui piace molto il rischio.

Giunge a Berlino, frettolosamente, da Colonia e viene catapultato alla Buoncostume invece della Omicidi, squadra che lui preferisce di gran lunga. Decisamente più dedita all’azione che lui non disdegna, anzi, ricerca a costo della vita stessa.
Gereon, non è un santo, nemmeno un eroe. È un uomo  scaltro con il grilletto facile.

Il romanzo inizia con un morto, un russo che viene torturato e poi gettato a bordo di un’ auto nel Landwehrkanal.  La polizia non lo identifica, solo Rath ha una pista su cui indagare, ma lo fa di nascosto anche dal Commissario capo Bruno Wolter.

Wolter, in apparenza affabile, prende sotto la sua ala protettrice il giovane commissario, tuttavia è bravissimo a nascondere la sua vera missione a tutti.

In questo romanzo, ed è quello che mi piace, non ci sono personaggi totalmente buoni, ognuno, uomini e donne, si portano dietro le proprie ombre.

A mio avviso, il titolo del libro deriva proprio da questo: le apparenze ingannano, c’è sempre un’ oscurità che ci accompagna. Nessuno è completamente libero. Sicuramente, la città di Berlino diventa un personaggio: è viva, è rivoltosa, è violenta, è lussuriosa. Si può avere tutto a Berlino e perdere la vita  in una sola notte.

Alcuni personaggi del libro sono totalmente immaginati, altri sono effettivamente esistiti.

Uno di questi é il leggendario Ernst August Ferdinand Gennat, direttore della Polizia Criminale di Berlino. E’ stato  Gennat a coniare il termine di serial killer nel 1930.

Gennat ha un soprannome particolare: il Buddha, vista la sua corpulenza e il suo grande appetito, preferendo soprattutto i dolci.

Un’altro personaggio di primo piano é Charlotte Ritter, detta Charlie, una stenografa della Omicidi. Bella, spregiudicata, con un sogno: diventare la prima donna detective nella storia di Berlino.

I due, Gereon e Charlie, diventano molto affiatati, ma non ci sono solo rose nel loro percorso amoroso e professionale. Ovviamente, non è una storia a lieto fine, però ha una fine precisa come la giustizia divina.

Tutto si interseca in questo romanzo: le vicende politiche, sociali, i crimini, gli amori nella Berlino più sfrenata, i segreti e i misfatti in nome del piacere, della perdizione, dell’ambizione e del potere.

Insomma, gli ingredienti son tanti e così stuzzicanti che non vi annoierete nel leggerlo.

 

L’ autore:

Kutscher è nato il 26 dicembre 1962 a Lindlar , nella Renania Settentrionale-Vestfalia, ha studiato tedesco, filosofia e storia, e ha lavorato come giornalista prima di iniziare la sua carriera di romanziere.

Nel 1996, Kutscher pubblica, come selfpublisher , il suo primo romanzo poliziesco Bullenmord , ambientato nella sua regione natale Bergisches Land .

Segue con altri due libri indipendenti, pubblicati rispettivamente nel 1998 e nel 2003.

I libri con protagonista Gereon Rath sono nove e comprendono il periodo dal 1929 al 1934, le pubblicazioni partono dal 2008 al 2016, ambientati uno all’anno, a partire da:

Der nasse Fisch (2008), ambientato nel 1929;

Der stumme Tod (2009)  ambientato nel 1930;

Goldstein (2010) ambientato nel 1931;

Die Akte Vaterland (2012) ambientato nel 1932;

Märzgefallene (2014) ambientato nel 1933;

Lunapark (2016)  ambientato nel 1934.

I libri citati sopra ne costituiscono una parte.

 

Adattamento televisivo:

A metà degli anni 2010, un team di sceneggiatori e registi composto da Tom Tykwer , Achim von Borries e Hendrik Handloegten ha utilizzato i romanzi di Kutscher come base per la serie Babylon Berlin .

La serie non è il romanzo. Consiglio di leggere prima i libri, come sempre.

Quando leggerlo:

Secondo me, anche se tragico, lo definirei un comfort book.

Perché? La storia ha una fine.

Splendido regalo di Natale per persone che amano leggere, ma anche per quelli che non sono dei lettori forti; vedrete le indagini di Gereon Rath a Berlino li appassionerà.

Poi, vorranno fare un viaggio… a Berlino!

Lascia qui il tuo commento o le tue domande