Poesia di Marco Cavallero
Illustrazione di Elsa Rubino
Colonna Sonora:
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RIMORSO
Quanta crudeltà può manifestarsi Nell'ingenua sincerità dell'infanzia? A scuola, severo edificio umbertino, La maestra assente per mali di stagione, Una supplente di mezz'età Chiamata all'ultim'ora Arriva, sciamannata, spettinata Malvestita, gli occhi persi Di chi già da tempo è un'alcolista Eppure un sorriso dolce Infiora un volto già appassito Incurante dei lazzi e degli scherni Di una classe ormai in vacanza. Dalla borsa, sdrucita e fuori moda, Cava un libercolo dalla copertina gialla E legge. Sono le sue poesie Ingenue, forse, ma care Fra soli e lune, cuori e gemme Scoiattoli e conigli Piccoli animali da compagnia Bric-à-brac di una poetica spicciola Che le inumidiscono gli occhi Di commozione. La classe ride. Una delle prime ha una madre maestra, Come la mia del resto E all'uscita, con posa saccente, Deride la derelitta, scimmiottandone I versi, inventando strafalcioni. Le due maestre conoscono il mestiere E disapprovano colei che fu incapace. In quell'ora della mia infanzia, Anch'io disapprovai Quasi provai invidia per la compagna Che si metteva in cattedra E volli credere che veramente Quella fosse incapace e inadeguata Ma nel mio cuore, ...ah nel cuore… Forse parlava uno spavento Il terrore di riconoscersi In chi non poteva esibire Un valido passaporto sociale. Non ti ho difesa Povera supplente poeta E questo è il mio rimorso Che dopo innumerevoli decenni Riaffiora intatto Ad insegnarmi la poesia.
Chi è Elsa Rubino:
Elsa è giovanissima, è nata nel 1995 a Torino. Si è laureata nel 2019 in Lingue e Letteratura straniera, ora insegna. Appassionata dell’arte e come puoi vedere e portata per l’illustrazione ed il disegno, specialmente il ritratto.
Che ne dici, non è bravissima?
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Una composizione che diventa poesia nel contenuto, più che nella forma. Amarcòrd delicato di un evento rimasto impresso nella memoria. Quando spesso un poeta si sente inadeguato e incompreso!
Cara Rose, come mi sei mancata. Tutto bene? Questa poesia di Marco mi è piaciuta…un ricordo delle supplenti che non riuscivano a tenerci a bada e poi quante poesie ci facevano imparare a memoria? Ma si usa ancora oggi?