Raccolta di poesie di Marco Cavallero intitolata LESSICO DELLE STAGIONI DELLA VITA

Illustrazioni di Domenico Laghezza

Colonna sonora della lettura:

Le quattro Stagioni – Concerto in E Major, Op. 8 No. 4, RV 269 “Spring” Allegro , Antonio VIVALDI, BY Vivaldi Ensemble

LESSICO DEI GIORNI DI APRILE

Un nuovo risveglio ingentilisce
le aspre cortecce degli alberi
loro non sanno dell’incanto d’inverno
che li ha fatti dormienti
né del tempo che ritorna 
come fosse inatteso
ad ogni nuovo aprile.

Come li invidio, quei cuori leggeri
che si scoprono felici per il volo di una rondine
che sbocciano come la prima gemma 
e che lieti fanno di ogni inverno 
una stagione dei fiori. 

Nei nidi e nei rifugi
Cuccioli e pulcini si affrettano 
Alla vita che li attende 
E i prati brulli 
Si colorano di viole e margherite.

Un'acqua improvvisa 
Sorprende bombi e api
Lacrima sulle erbe
E lascia sui petali
Diademi che scintillano 
Al nuovo sole.

A nessuno importa se l'inverno muore
Tale è l'imperio della vita nuova
E colui che muore
È solo e dimenticato  

Ma tu non puoi dimenticare
La stagione dei fiori non ti si addice

Fiori e gemme te li porti dentro
Come un cuore 
Che molto ha amato
E non può più rifiorire 

A primavera.

Notturno di donna sulla spiaggia con il fuoco che guarda la luna Notturno sulla spiaggia

Colonna sonora della lettura:

Le quattro Stagioni – Violino Concerto in F Minor, Op. 8 No. 4, RV 297 “Winter” Allegro non molto Antonio VIVALDI, Winter, Joshua Bell, Academy of St. Martin in the Fields

LESSICO DEI GIORNI DI INVERNO

Quando più rarefatta
L'aria si fa lucente
E lontano nel giardino sospeso 
Cristalli preziosi ed umili 
Ornano di fantasmagorie i rami spogli
Un sole reticente
S'affretta all'orizzonte 
Attratto da un altro emisfero.

Vapori di nebbie
Storti ai lampioni 
Animano le statue del ponte
Celano le acque del fiume 
Si uniscono alle chiome rade
Che fanno degli alberi 
Immobili passanti d'argento 
E ancora più lontano stridono i gabbiani.

Inaspettati
I fiori del nespolo e del calicanto 
Attendono pazienti
I loro amanti 
Mentre i sentieri s'azzurrano di brina.

Se i passi tuoi si affrettano
È perché il gelo 
Non raggiunga la tua anima, 
Ma si fermi 
Alle labbra livide, alle mani bianche
Ai pensieri disadorni, 
Agli sguardi distolti. 

Oltre le vetrine, 
Luci false e calori artificiali
Avvolgono volti animati
Eleganti e indifferenti
Buoni per tutte le stagioni
Mentre nelle fontane il gelo
modella il ghiaccio in forme di cattedrale.

Come la semente cerca il sole nell’attesa
Noi cerchiamo rimedio
In quella differenza nascosta
Che sola feconda
Il nostro intelletto.

Colonna sonora della lettura:

Le quattro Stagioni – Violino and Strings Concerto in G Minor, Op. 8 No. 2, RV315 “Summer” Allegro Antonio VIVALDI

TEMPO D'ESTATE

Guarda:
Alte nel cielo azzurro
Metamorfosi di nuvole imperfette   
Opalescenti velieri
Navigano verso imbarchi sconosciuti   
Mare di campi arati 
S’inonda di colline 
E si rifrange
Fra case abbandonate.
Se anche del vento  
Un’Eco rispondesse 
Non troverebbe voce 
In tanta inerzia
Ma rarefatta essenza 
Ferisce gli sguardi insoddisfatti
Ah quanto lontano stanno
Corpi rappresi di creme e di vacanze
E vanno monadi felici
Stipati nel proprio deserto
Povero cuore entropico
Ricolmo di voli d’angelo
Raccatta le tue scorie dimezzate
Nell’insostenibile luce abbacinante
Fragore di cicale
Canta nel silenzio

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1 commento

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