Scritto da Graziella Brusa
Illustrazioni di Elsa Rubino



“...cosa avevano di speciale ognuna di loro? Qual’era il loro tratto particolare? E delle donne in generale sappiamo descrivere in una sola riga un loro tratto distintivo o un loro sogno, o addirittura una loro speranza?
Forse no, la femminilità è qualcosa di difficile da disegnare.”
tratto da “I fantasmi di Apollonia Birot”.



Inserisco un componimento, suggerito nel commento da Caterina, che fa parte di alcuni testi gnostici, una raccolta risalente al II e III secolo d.C., ritrovati proprio nel 1945 in Egitto a Nag Hammandi.
L’ho trovato molto bello.
Cosa ne pensi?
Io fui mandata avanti dal potere, ed io sono venuta presso coloro che riflettono su di me, ed io sono stata trovata tra quelli che mi cercano. Cercatemi, voi che meditate su di me, e voi uditori, ascoltatemi. Voi che mi state aspettando, portatemi a voi. E non allontanatemi dalla vostra vista. E non fate in modo che la vostra voce mi possa odiare, e neppure il vostro ascolto. Non ignoratemi. Perché io sono la prima e l'ultima. Io sono l'onorata e la disprezzata. Io sono la sposa e la vergine. Io sono la madre e la figlia. Io sono le membra di mia madre. Io sono la sterile. E molti sono i miei figli. Io sono colei il cui matrimonio è grande, eppure io non ho marito. Io sono la levatrice e colei che non partorisce. Io sono il conforto dei miei dolori del parto. Io sono la sposa e lo sposo. ed è mio marito che mi generò. Io sono la madre di mio padre e la sorella di mio marito Ed egli è la mia progenie [...] Datemi ascolto, Io sono quella che è caduta in disgrazia e colei che è grande.
Vota la galleria e indica nei commenti quale tipo di donna ti piacerebbe essere o quale tipo di donna sei?
A me piacerebbe essere la Dea del Mistero!